Riprese video, passi avanti in consiglio di zona 9
Dopo qualche polemica e qualche seduta "burrascosa", la commissione decentramento ne discute in tono disteso. Servirà un'altra riunione di commissione, poi la delibera sarà portata in consiglio
Anche in zona 9 si discute di video-riprese, e sempre per iniziativa del Movimento 5 Stelle. E dopo qualche settimana di forti polemiche, il problema sembra avviarsi a una soluzione.
Durante la seduta del 23 febbraio, il consigli sembrava addirittura essersi contraddetto. Inizialmente aveva approvato una mozione d'ordine in cui si chiedeva di privilegiare la legge 633/1941 (diritto d'autore), in cui si esplicita che "non occorre il consenso della persona ritrattata" quando si tratta di un fatto pubblico o svolto in pubblico, rispetto al regolamento interno che oggi prevede che i consiglieri debbano approvare la ripresa. Ma nella stessa seduta, più avanti, era in discussione la mozione vera e propria sulle video-riprese, e in quel momento a un cittadino che stava riprendendo la seduta è stato chiesto di interrompere l'attività.
Poi, nella seduta del 15 marzo, ulteriori polemiche dopo che una mozione d'ordine del tutto simile, che consentisse le video-riprese, era passata ma non all'unanimità come la presidentessa del consiglio di zona dichiarava essere necessario. Insomma, la questione delle video-riprese stava diventando un caso molto delicato per il consiglio di zona 9.
Il 30 marzo, infine, c'è stata una seduta della commissione decentramento tutta dedicata al tema, e il clima era decisamente più disteso. I consiglieri sono partiti da una bozza elaborata dalla presidenza e ne hanno discusso a campo aperto per circa un'ora e mezza. Secondo la bozza, verrà permesso a chiunque di registrare le sedute purché se ne faccia richiesta scritta preventiva, e sarà possibile pubblicare solo in forma integrale la seduta.
I due temi principali su cui si procederà con il dibattito sono due: da una parte l'opportunità o meno di riprendere anche gli interventi iniziali del pubblico, dall'altra l'idea di concedere a rappresentanti dei mass-media la possibilità di pubblicare non in forma integrale le sedute. Sarà necessaria di sicuro un'altra seduta di commissione, ma dal clima che si è visto crediamo di poter dire che la soluzione arriverà presto. E il consigliere Vincenzo Agnusdei del Movimento 5 Stelle, presente in commissione, che insieme al collega Antonio Laterza da mesi "batte" sull'argomento, era soddisfatto della discussione.