rotate-mobile
Martedì, 16 Aprile 2024
Porta Nuova

Abbarbicati sulla gru del Pirellone: “Vogliamo salvare il lavoro”

Due operai della Raimondi Gru di Legnano si sono arrampicati sul traliccio per attirare l'attenzione di Formigoni. Per loro e altri 21, oggi scade la cassa integrazione straordinaria e rischiano il posto. La loro azienda è stata rilevata dalla Ramco, ma loro non sono stati assorbiti

Si sono arrampicati sulla gru di via Melchiorre Gioia nella speranza di attirare l'attenzione sulla loro causa. Sono Antonio e Mario due operai della Raimondi Gru di Legnano, che insieme ad altri 19 colleghi rischiano il posto di lavoro. Oggi, per i due operai scade la cassa integrazione straordinaria e il Tribunale, per un cavillo, non vuole firmare per concedere ai 21 lavoratori la cassa integrazione in deroga, dopo che la loro azienda è stata acquisita dalla Ramco, lasciandoli a casa. La nuova proprietà, infatti, ha assorbito solo 40 dei 61 lavoratori, mettendo gli altri in cassa straordinaria. Ma adesso che neanche il sussidio di “emergenza” c'è più, la situazione per i senza lavoro rischia di precipitare.

 

GLI AGGIORNAMENTI

9 aprile ore 15.10 - “Abbiamo raccolto le briciole”.  E' stata la prima dichiarazione di uno dei due operai, una volta messo piede a terra. “Volevamo salire sulla gru da 200 metri ma non c'era l'ascensore e allora siamo saliti su quella da 60 – ha detto l'uomo ai giornalisti -. E' stata una protesta necessaria perché oggi saremo stati senza lavoro lo siamo ancora ma almeno abbiamo preso le briciole”. “Lo abbiamo fatto per noi e i nostri colleghi”, ha detto l'altro operaio. Si chiamano Antonio ed Emilio: per loro e per altri 19 operai oggi era l'ultimo giorno di cassa integrazione straordinaria.

9 aprile ore 13.45 – Sbloccata la situazione: alle 12.45 scendono dalla gru. L'atto firmato da giudice del Tribunale fallimentare Vitiello è stato consegnato ai lavoratori e ai sindacalisti della ditta Raimondi, nel piazzale antistante Palazzo Lombardia, nuova sede della Regione, dove era posizionata la gru teatro della protesta. Il vicepresidente e assessore all'Istruzione, Formazione e Lavoro, Gianni Rossoni, ha anche garantito la decisione di Regione Lombardia "di procedere con urgenza alla procedura di avvio della cassa in deroga", cosa resa possibile dal superamento del cavillo burocratico su cui si era incagliata la situazione presso gli uffici del magistrato. L'esame di consultazione previsto dagli accordi quadro sugli ammortizzatori in deroga è stato convocato da Rossoni per lunedì 12 aprile. Dopo questa riunione, ha assicurato Rossoni, si procederà immediatamente all'emissione del decreto che autorizza l'erogazione della cassa per sei mesi a decorrere dal 10 aprile.

9 aprile ore 12.50 – I due sono sospesi a 60 metri di altezza, il sindacato li appoggia. “Hanno deciso di salire sulla gru che hanno costruito, che sta proprio davanti all'ufficio del presidente Formigoni. Stanno in alto, sul 'loro prodotto' e non hanno intenzione di scendere, fino a quando non otterranno risposte concrete. La Fiom è con loro”. E' la nota diffusa poco fa dal sindacato che si è schierato a favore dei due operai che rischiano stipendio zero dal prossimo mese. Dalla Raimondi Gru sono uscite - ricorda la Fiom-Cgil - anche le tre grandi gru a torre attive nel cantiere del nuovo palazzo della Regione Lombardia.


Visualizzazione ingrandita della mappa

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Abbarbicati sulla gru del Pirellone: “Vogliamo salvare il lavoro”

MilanoToday è in caricamento