«Silvio compra casa anche qui». È l'appello che il comitato Jenner-Farini ha deciso di rivolgere al premier e capolista del Pdl alle comunali Silvio Berlusconi, perchè «così si renda conto che c'è un pezzo di Milano pronta a diventare una piccola Lampedusa».

Al centro delle preoccupazioni del comitato, spiega il portavoce Luca Tafuni, è il fatto che «il vecchio garage-moschea di viale Jenner sta diventando il punto di riferimento di tutti gli immigrati in arrivo da Manduria», combinato alla scadenza della chiusura del Palasharp, a maggio, per cui la comunità islamica in vista dei lavori al palazzetto di Lampugnano è già stata invitata a trovare una soluzione alternativa per la preghiera del venerdì.

«Come a Lampedusa - dice Tafuni - il premier dovrebbe prendere casa anche qui, per rendersi conto di quanto i residenti sono esasperati, e lo saranno ancora di più quando il venerdì la strada tornerà ad essere invasa. C'è chi è già pronto a bloccare la circonvallazione per protesta».

L'invito del comitato all'amministrazione è quello già più volte ribadito: «Abbiamo già detto al sindaco, ma glielo ripetiamo - dice Tafuni - che l'esperienza del Palasharp è da considerarsi positiva, perchè ha alleviato la situazione in viale Jenner senza che a Lampugnano ci siano stati disagi. Sulla base di questa esperienza lo stesso centro islamico si è detto disposto, interamente a sue spese, a trovare un'altra sede e nell'immediato, in sostituzione del Palasharp, a realizzare una tensostruttura in un'area non utilizzata nelle vicinanze. Chiediamo solo che il Comune ascolti i residenti e apra alla soluzione proposta dal centro islamico».