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Niguarda, la media Cassinis sarà abbattuta e ricostruita

Ci vorranno tre anni. La notizia dagli assessori competenti. Ora è urgente trovare una sistemazione per i prossimi anni scolastici

Ieri sera Niguarda ha sentito le parole che aspettava da più di un decennio: "La scuola di via Hermada sarà abbattuta e ricostruita". A pronunciarle gli assessori De Cesaris e Cappelli davanti ad una platea di genitori ed insegnanti con gli sguardi preoccupati e una domanda sola: "E adesso?".

Già, perché l'adesso è un grave problema: le scuole della zona che avrebbero potuto svolgere la funzione di volano nei tre anni circa che occorreranno per abbattere e ricostruire la Cassinis sono state affittate a costosi istituti privati dalla precedente amministrazione, e per la Cassinis si apre un triennio non facile. Gli assessori sono stati chiari, l'edificio a settembre non riapre, le procedure per il bando di abbattimento sono già partite. Da qui a giugno parte un percorso condiviso, tra la Preside, il consiglio d'Istituto, una rappresentanza dei genitori, gli assessorati e il Consiglio di zona 9 per trovare una soluzione meno disagevole possibile per i ragazzi in questo periodo.

Per Niguarda è un momento storico. Prefabbricato leggero del 1963, la scuola era destinata a durare 20 anni e invece va per i cinquanta. L'impianto di riscaldamento era ormai non più riparabile. Quella scuola sembrava ormai tenuta in piedi solo dalle cure amorose di genitori ed insegnanti, che anno dopo anno dipingevano pareti e rabberciavano porte, mettendo qua e là pezze sempre meno efficaci. Durante l'amministrazione Moratti i genitori avevano manifestato, con biciclettate, flash mob (ancor prima che si sapesse cosa significava questa parola). In Comune peroravano la loro causa i consiglieri Patrizia Quartieri e Marco Cormio, sollecitati anche dalle presidenti Uguccioni e Mizzau, che dal Consiglio di zona 9 inviavano segnali d'allarme.

Tutto inutile: "La Cassinis traballa, ma non crolla" era l'irritante e irridente leitmotiv dell'amministrazione Moratti. Adesso però occorre pensare al futuro: bisogna sistemare i ragazzi per far loro vivere senza grandi disagi questo periodo, per non danneggiare la scuola come istituto, per non perdere iscritti, per conservare quel bel progetto educativo che per Niguarda è fondamentale.

Antonella Loconsolo (Sinistra Ecologia Libertà)
Vice presidente Consiglio di Zona 9
Presidente Commissione Educazione

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